Questo articolo chiarisce come contestare la multa per omessa comunicazione dei dati del conducente e ottenerne l’annullamento.

Quando va fatta la comunicazione dei dati del conducente

La comunicazione dei dati del conducente è richiesta per le violazioni non contestate immediatamente, cioè quando non c’è stato un fermo immediato da parte degli agenti e la violazione è notificata al proprietario del veicolo.

Questa comunicazione è obbligatoria se la violazione comporta la decurtazione di punti dalla patente del conducente al momento dell’infrazione.

Deve essere inviata entro sessanta giorni dalla notifica del verbale all’organo che ha accertato la violazione.

Conseguenze della mancata comunicazione dei dati del conducente

Se non si comunicano i dati del conducente entro 60 giorni dalla notifica del verbale, il proprietario del veicolo riceverà una seconda multa, che varia da 291€ a 1.166€.

Di solito, la multa viene emessa nella misura minima, ma se non pagata entro i termini, l’importo può aumentare.

L’organo accertatore può inviare la multa per la mancata comunicazione dei dati del conducente anche se la comunicazione è effettuata oltre i termini, oppure se è incompleta.

Se il proprietario si accorge dell’errore, può inviare una nuova comunicazione corretta, purché l’invio avvenga sempre nel termine di 60 giorni dalla notifica del verbale.

Quando si può contestare la multa per non aver comunicato i dati del conducente 

Notifica oltre i termini previsti

Uno dei motivi più comuni per cui una multa per mancata comunicazione dei dati del conducente può essere contestata è la notifica del verbale oltre i termini previsti dalla legge.

Spesso, le amministrazioni notificano le multe per omessa comunicazione dei dati del conducente con ritardi giustificati dall’eccessivo carico di lavoro.

Tuttavia, la sanzione deve essere notificata entro 90 giorni dalla scadenza dei 60 giorni concessi per la comunicazione.

Superato questo termine, il verbale è nullo e privo di efficacia.

Facciamo un esempio

Se il primo verbale è stato notificato il 12.01.2024, il trasgressore aveva 60 giorni per comunicare i dati, quindi fino al 12.03.2024. Da questa data (12.03.2024), l’autorità aveva 90 giorni per notificare il secondo verbale, con scadenza il 10.06.2024.

Se ti trovi in questa situazione puoi utilizzare il modulo di ricorso contro la multa omessa comunicazione dati del conducente notificata oltre i termini che trovi in fondo a questa pagina.

Data di riferimento per la notifica

La data di riferimento per verificare se la multa è stata notificata entro i termini è quella di spedizione del verbale, non quella di ricevimento.

Se il verbale è stato spedito entro i termini, la notifica è valida anche se ricevuta dopo.

Contestare la multa a seguito di comunicazione negativa

Con la sentenza n. 9555 del 27 aprile 2018, la Corte di Cassazione ha chiarito che una comunicazione negativa – in cui si dichiara di non ricordare chi era alla guida – non impedisce l’emissione della multa per omessa comunicazione dei dati del conducente.

In molti casi la Giurisprudenza ha riconosciuto l’esistenza del giustificato motivo a seguito di una comunicazione negativa, ad esempio quando il veicolo è in uso a più soggetti del nucleo familiare e non è possibile individuare con esattezza il conducente al momento della violazione (tra le varie sentenze Giudice di Pace di Latina n. 777 del 3 settembre 2020).

Se il proprietario del veicolo invia una comunicazione negativa, ma l’organo accertatore emette comunque la sanzione, si può valutare di proporre ricorso.

Annullamento della multa per omessa comunicazione dei dati per buonafede

Molto spesso automobilisti ci contattano perché, dopo aver pagato il verbale, non hanno comunicato i dati del conducente, convinti che la decurtazione dei punti si applichi automaticamente alla patente del proprietario del veicolo.

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale questo meccanismo previsto nella versione originaria della norma, per violazione del principio di uguaglianza tra proprietari patentati e non patentati.

Tuttavia, esistono molte sentenze – diverse emesse su nostro ricorso – in cui i giudici hanno annullato la multa per mancato invio dei dati del conducente, poiché l’automobilista aveva provato la sua buona fede, avendo pagato il primo verbale, e dimostrato la poca chiarezza sull’obbligo di comunicare i dati del conducente (Giudice di Pace di Lecce, sentenza del 20 febbraio 2019 e Giudice di Pace di Torino, sentenza n. 589 dell’8 marzo 2021).

Se ti trovi in questa situazione puoi utilizzare il modulo di ricorso contro la multa per omessa comunicazione dei dati del conducente per buonafede del proprietario che trovi qui sotto.

sentenza annullamento multa per omessa comunicazione dei dati del conducente per buonafede

In conclusione

La multa per mancato invio dei dati del conducente deve essere notificata entro 150 giorni (60 + 90) dalla notifica del primo verbale.

Se notificata oltre questo termine, è possibile proporre ricorso e ottenere l’annullamento.

Se ritieni che la multa ti sia stata notificata oltre il termine, oppure di non aver comunicato i dati del conducente in buonafede puoi scaricare uno dei moduli di ricorso che trovi qui sotto.

Oppure se vuoi una valutazione professionale da parte di esperti che si occupano ogni giorni di situazioni come la tua contattaci e il tuo verbale verrà valutato da occhi esperti in grado di rilevare altri elementi per contestare il verbale oltre a quelli di cui ti abbiamo parlato in questo articolo