​Negli ultimi anni le strade delle nostre città si sono lentamente colorate di blu, trovare un parcheggio che non sia a pagamento è sempre più difficile.

Il tema delle multe per sosta sulle strisce blu è molto complesso e controverso, con questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza sull’attuale situazione.

Multe sulle strisce blu: quando sono nulle

La mancanza di aree di sosta gratuite (strisce bianche) nelle vicinanze

Una delle questioni più dibattute riguarda la validità delle multe sulle strisce blu in assenza di parcheggi gratuiti nelle vicinanze.

La Cassazione (l’ordinanza n.18575/2014) ha stabilito un principio fondamentale: la multa è nulla se non sono presenti aree di sosta gratuita nelle vicinanze di quelle a pagamento.

Questo principio si fonda sull’articolo 7, comma 8, del Codice della Strada, che impone ai comuni l’obbligo di riservare un’adeguata area destinata a parcheggio gratuito nelle immediate vicinanze delle aree a pagamento.

Cosa si intende per “immediate vicinanze”

Non basta la semplice esistenza di parcheggi gratuiti in una zona molto distante o inaccessibile.

Queste aree devono essere effettivamente fruibili e facilmente raggiungibili per l’automobilista. Se queste condizioni non sono rispettate, la multa può essere contestata con successo.

Tuttavia, questo obbligo non è universale. Sono esentate dall’obbligo di prevedere parcheggi gratuiti le zone pedonali, le zone a traffico limitato (ZTL) e le aree di particolare rilevanza urbanistica.

Queste ultime devono essere specificamente individuate e motivate dall’amministrazione comunale, tenendo conto delle particolari condizioni di traffico e di viabilità.

Molti comuni hanno tentato di aggirare questa norma, ampliando il concetto di “zona di particolare rilevanza urbanistica” a tutto il territorio comunale. Tuttavia, questa pratica è stata spesso sanzionata dai tribunali.

È importante, però, che il ricorrente sia in grado di dimostrare la totale assenza di tali aree, o che quelle esistenti non siano adeguate o facilmente accessibili

Contestare la multa per strisce blu poco visibili o cancellate

Un altro motivo di contestazione riguarda la scarsa visibilità delle strisce blu, tuttavia è possibile contestare la multa per la segnaletica scolorita o poco visibile solo quando manca la segnaletica verticale.

Tuttavia la Cassazione ha chiarito che la presenza di segnaletica verticale, come i cartelli che indicano il parcheggio a pagamento, è sufficiente a rendere valida la multa, anche se le strisce blu sono scolorite o poco visibili (sentenza n. 2417/2018).

La segnaletica verticale prevale infatti su quella orizzontale, come previsto dall’art. 38, comma 2, del Codice della Strada.

Multa sulle strisce blu mentre si sta pagando il parcheggio

Spesso capita che una multa per sosta sulle strisce blu venga emessa mentre il conducente sta ancora pagando il parcheggio al parchimetro.

Non esiste un termine di tolleranza minimo stabilito dalla legge per evitare la multa.

Ciononostante, alcune amministrazioni locali hanno introdotto un periodo di 15 minuti di tolleranza per permettere al conducente di pagare e apporre il ticket prima di ricevere la sanzione.

Questo accorgimento, che si basa su pratiche locali, evita situazioni paradossali in cui la multa viene emessa nello stesso momento in cui si paga il parcheggio

La multa sulle strisce blu per sosta oltre l’orario può essere contestata

La questione delle multe per sosta oltre l’orario pagato è ancora dibattuta. Secondo il Ministero dei Trasporti, se il ticket è scaduto, si dovrebbe solo integrare il pagamento con eventuali penalità stabilite dal Comune.

Va detto che, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1658 del 3 agosto 2016, ha confermato la validità delle multe anche in assenza di regolamenti comunali specifici.

Parchimetro senza bancomat

La mancanza di sistemi di pagamento elettronico al parchimetro offre un altro valido motivo per contestare la multa.

Recenti sentenze hanno stabilito che le multe per mancato pagamento della sosta su strisce blu sono nulle se il parchimetro non accetta bancomat o carte di credito.

Per approfondire l’argomento, inclusi dettagli su sentenze, prove necessarie e casi particolari, consulta questo articolo dettagliato.

Parcheggio gratuito nelle strisce blu

Esistono dei casi nei quali è possibile parcheggiare gratuitamente anche in presenza delle strisce blu.

Di seguito, analizziamo i casi in cui il parcheggio gratuito è consentito, evidenziando i requisiti e le condizioni da rispettare per accedere a queste agevolazioni.

■ Auto Elettriche: i possessori di auto elettriche possono beneficiare del parcheggio gratuito nelle strisce blu in numerose città italiane. È consigliabile verificare le normative specifiche del proprio comune, poiché le condizioni possono variare. In alcuni casi, i residenti godono di questa gratuità, mentre i non residenti possono ottenere uno sconto del 50% registrando la targa.

■ Persone con disabilità: dal gennaio 2022, il Decreto Infrastrutture n. 127/2021 consente alle persone con disabilità di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu su tutto il territorio nazionale. È necessario esporre il contrassegno e assicurarsi che i parcheggi riservati non siano disponibili.

■ Donne in gravidanza o con bambini fino a 2 anni: le donne in gravidanza e coloro che hanno bambini piccoli possono accedere agli stalli rosa, situati in aree a pagamento, richiedendo un pass rosa presso il proprio comune di residenza. Anche se questi stalli non si trovano direttamente nelle strisce blu, offrono una soluzione agevolata per il parcheggio.

In conclusione

In questa guida abbiamo esplorato i casi in cui una multa sulle strisce blu può essere contestata:

■ Assenza di parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze delle strisce blu.

■ Eccessiva presenza di strisce blu rispetto a quelle bianche.

■ Scadenza del ticket di sosta senza regolamento comunale specifico.

Se hai ricevuto un verbale per il mancato pagamento del ticket di parcheggio o perché hai sostato oltre il tempo stabilito scarica il modulo di ricorso che trovi qui sotto e compilalo seguendo le istruzioni allegate.

In alternativa, soprattutto se hai ricevuto più verbali, richiedi una valutazione della tua situazione ad uno dei nostri esperti, cliccando sul tasto “Si, voglio la consulenza” che trovi qui sotto.