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In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio gli aspetti giuridici relativi alla multa per guida senza cintura, le sanzioni previste, i casi di esenzione e le modalità di contestazione di eventuali verbali illegittimi.
Quadro normativo sulla guida senza cintura di sicurezza
L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è sancito dall’articolo 172 del Codice della Strada (D.Lgs. 285/1992).
Questa norma stabilisce che il conducente e i passeggeri dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 (ovvero autovetture, furgoni e camion) devono fare uso dei sistemi di ritenuta di cui i veicoli stessi sono provvisti.
L’obbligo si applica sia durante la marcia su strade urbane che extraurbane, e vale anche per i passeggeri dei sedili posteriori.
Sanzioni previste per la guida senza cintura
Il Codice della Strada prevede sanzioni articolate per chi viene sorpreso alla guida senza avere allacciato la cintura di sicurezza:
Sanzione pecuniaria per guida senza cintura:
■ Da 83 a 332 euro per chi non indossa affatto la cintura
■ Da 41 a 167 euro per chi la indossa in maniera scorretta (ad esempio lasciandola dietro le spalle)
Sanzione accessoria per guida senza cintura:
Per la guida senza cintura è prevista anche la sanzione accessoria della decurtazione di 5 punti dalla patente del conducente. Per i neopatentati (primi 3 anni dal conseguimento della patente), la decurtazione è raddoppiata a 10 punti.
Se l’infrazione è ripetuta per almeno 2 volte in 2 anni (cioè in caso di recidiva), oltre alla sanzione pecuniaria e alla decurtazione dei punti, è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi.
Responsabilità per la multa se la cintura non è indossata dai passeggeri
La questione della responsabilità per il mancato uso delle cinture di sicurezza da parte dei passeggeri è regolata in modo specifico dal Codice della Strada:
Passeggeri maggiorenni senza cintura:
Se un passeggero maggiorenne non indossa la cintura di sicurezza, la responsabilità è personale. La multa verrà comminata direttamente al passeggero e non al conducente.
Passeggeri minorenni senza cintura:
Per i passeggeri minorenni, la responsabilità ricade interamente sul conducente. Se un minore viene trovato senza cintura, la multa e la decurtazione dei punti saranno applicate al guidatore, oppure al responsabile del minore se presente al momento del fatto.
Taxi e NCC:
Per i taxi e i veicoli NCC (noleggio con conducente), la responsabilità del mancato uso delle cinture da parte dei passeggeri ricade sul conducente solo se questi non ha ricordato l’obbligo ai passeggeri stessi.
Casi di esenzione dall’obbligo di cinture
La legge prevede alcuni casi specifici di esenzione dall’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, disciplinati dall’art. 172 comma 8 del Codice della Strada:
- Forze dell’ordine e militari in servizio di emergenza
- Vigili del fuoco e personale sanitario in servizio di emergenza
- Istruttori di scuola guida durante le lezioni
- Addetti alla raccolta rifiuti in area urbana
- Donne in gravidanza con certificato medico
- Persone con patologie certificate che sconsigliano l’uso delle cinture
- Personale di vigilanza privata e scorta
Per usufruire dell’esenzione è necessario avere un certificato medico rilasciato dall’ASL o da un’autorità sanitaria di un altro Stato UE, come stabilito dalla direttiva 91/671/CEE. (la Corte di Cassazione ha chiarito che non è sufficiente un certificato del medico di base).
Motivi di ricorso contro la multa per guida senza cintura
I principali motivi per contestare una multa per guida senza cintura sono:
1. Notifica oltre i termini di legge
L’art. 201 del Codice della Strada stabilisce che la notifica del verbale deve avvenire entro 90 giorni dalla data della violazione. Se questo termine non viene rispettato, il verbale è nullo.
Se si riscontra che il termine è stato effettivamente superato, si può procedere con l’impugnazione del verbale.
Per approfondire le modalità di contestazione di una multa notificata oltre i termini e conoscere tutti i dettagli procedurali, vi invitiamo a consultare il nostro articolo dedicato “Come contestare una multa notificata oltre i termini“.
2. Mancata contestazione immediata senza validi motivi
La legge prevede che, quando possibile, la violazione deve essere contestata immediatamente. Per il mancato uso delle cinture, la contestazione non immediata deve essere adeguatamente motivata.
La giurisprudenza, in particolare la Corte di Cassazione, ha ripetutamente sottolineato l’importanza di una chiara e dettagliata motivazione per la contestazione differita.
Non è sufficiente una generica indicazione come “veicolo in movimento”, ma è necessario specificare le ragioni precise che hanno reso impossibile fermare il veicolo e contestare immediatamente l’infrazione.
La mancanza o l’insufficienza di questa motivazione può rendere il verbale nullo, offrendo un valido motivo di impugnazione della multa.
3. Presenza di un valido certificato medico di esenzione
Deve trattarsi di un certificato rilasciato dall’ASL o da autorità sanitarie equivalenti, indicante la durata di validità e recante il simbolo previsto dalla Direttiva comunitaria.
4. Contestazione a distanza non attendibile
Una situazione controversa è la contestazione a distanza del mancato uso delle cinture. Secondo recenti sentenze, la multa può essere annullata se l’accertamento è avvenuto su un veicolo in movimento e a notevole distanza.
In questi casi, come affermato dal Giudice di Pace di Ferentino con la sentenza n. 135 del 23 settembre 2021, la percezione visiva degli agenti potrebbe non essere sufficientemente attendibile per costituire prova certa dell’infrazione.
Casi particolari per fare ricorso
1. Auto d’epoca
Un caso particolare di guida senza cinture di sicurezza è quello delle auto d’epoca immatricolate prima del 15 giugno 1976.
L’obbligo di allacciare le cinture di sicurezza viene a cadere per questi veicoli, a meno che non siano state apportate modifiche successive per installare i dispositivi di ritenuta.
Secondo la normativa vigente, le auto storiche (veicoli di interesse storico e collezionistico) sono esentate dall’obbligo di installazione delle cinture di sicurezza se:
- Sono state immatricolate prima del 15 giugno 1976
- Non sono state originariamente progettate per montare cinture di sicurezza
- L’installazione delle cinture comprometterebbe l’integrità del veicolo storico
Tuttavia, è importante notare che, per ragioni di sicurezza, molti proprietari di auto d’epoca scelgono volontariamente di installare cinture di sicurezza moderne, anche se non obbligati dalla legge.
2. Stato di necessità o legittima difesa
Nessuna multa può essere comminata all’automobilista in stato di necessità o di legittima difesa che non ha utilizzato le cinture di sicurezza per salvare se stesso o altre persone da situazioni di pericolo imminente.
In questi casi, il conducente dovrà dimostrare l’esistenza di una situazione di emergenza che ha reso necessario il mancato utilizzo delle cinture.
Conclusioni sulla multa per guida senza cintura
La guida senza cintura di sicurezza è una violazione che comporta sanzioni significative, sia in termini economici che di punti patente. Le multe vanno da 83 a 332 euro, con decurtazione di 5 punti (10 per i neopatentati).
L’obbligo vale per conducente e tutti i passeggeri, con alcune limitate esenzioni per motivi di salute o particolari categorie professionali. La responsabilità varia a seconda che i passeggeri siano maggiorenni o minorenni.
In caso di contestazione a distanza o differita, la multa può essere annullata se l’accertamento non è avvenuto in modo certo o se non è stata fornita una motivazione adeguata della mancata contestazione immediata.
La conoscenza degli aspetti giuridici e procedurali relativi alla multa per guida senza cintura è fondamentale per tutelare i propri diritti in caso di contestazioni ritenute ingiuste.
Se hai ricevuto una multa per mancato uso delle cinture di sicurezza e hai dubbi sulla sua legittimità, potrebbe essere utile consultare degli esperti.
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