Cos’è lo stato di necessità

Lo stato di necessità è una cosiddetta esimente, cioè una causa che esclude la responsabilità per una fatto, ed è prevista dall’art. 54 del Codice Penale secondo il cui:

Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo

L’applicabilità dello stato di necessità alle multe per violazione del Codice della Strada è confermata dall’articolo 4, primo comma, della legge 689 del 1981, per il quale:

Non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima difesa

Quando è possibile ottenere l’annullamento della multa per stato di necessità

In molti casi si è portati a ritenere urgenti delle situazioni prive delle caratteristiche che la legge richiede per l’applicazione dello stato di necessità.

E’ possibile affermare che per ottenere l’annullamento della multa per stato di necessità devono ricorrere i seguenti elementi:

■ La necessità di salvare qualcuno da un danno;

■ Il danno deve essere grave e non lieve

■ Tale danno si deve riferire alla persona, secondo alcuni giudici può riferirsi anche ad un animale (ma non al patrimonio – il rischio di perdere soldi non autorizza a commettere infrazioni)

■ Il pericolo del danno deve essere “attuale”, questo significa che devi agire con urgenza per salvare qualcuno da un danno;

■ Il danno non deve essere volontariamente causato

In quali casi i Giudici hanno annullato la multa per stato di necessità

Quello che segue è un breve elenco di casi in cui Giudici di Pace, Tribunali e la Corte di Cassazione hanno riconosciuto lo stato di necessità ed annullato la multa.

■ Nel caso di violazioni commesse per soccorrere un familiare colto da crisi di panico, in presenza di una patologia nota e ricorrente (nel caso in esempio il ricorrente aveva fornito la certificazione medica dello psicologo terapeuta, che confermava una chiamata telefonica della paziente in preda ad un attacco di panico)

■ Nel caso di un padre che ha superato i limiti di velocità per soccorrere la figlia di 14 mesi colpita da una crisi respiratoria mentre era in macchina (in questo caso il Giudice di Pace di Macerata con la sentenza n. 745/2018 ha ritenuto che “la necessità di somministrare del farmaco era propedeutica all’emergenza insorta” ed ha pertanto annullato il verbale per eccesso di velocità)

■ Nel caso di un marito che correndo in auto per portare la moglie in preda alle doglie all’ospedale ha superato un semaforo con il rosso

■ Nel caso di violazioni commesse da un medico per andare con urgenza a visitare un paziente con gravi patologie (certificate). Lo stato di necessità è stato riconosciuto anche nel caso di violazioni commesse dal veterinario per recarsi a visitare un animale in gravi condizioni

■ Nel caso di violazioni al codice della strada commesse per recarsi alla più vicina farmacia per acquistare farmaci urgenti, prescritti dalla Guardia Medica, per la madre in crisi respiratoria

■ Nel caso del figlio che informato del decesso del padre ha superato i limiti di velocità per vedere il padre un’ultima volta

■ Nel caso del figlio entrato ripetutamente, senza autorizzazione, nella ZTL per accompagnare la madre affetta da una patologia alle gambe, che impediva alla stessa di compiere tragitti a piedi;

■ Nel caso di sosta in area pedonale per pochi minuti da parte del marito che deve consegnare alcuni farmaci alla convivente in gravidanza a rischio

■ Nel caso di multa per eccesso di velocità commessa da un automobilista che cercava di raggiungere un luogo per espletare i propri bisogni fisiologici, lo stesso era affetto da incontinenza cronica a seguito di una grave operazione alla prostata (il deposito della documentazione medica ha consentito di ottenere l’annullamento della sanzione).

Come risulta evidente dai casi riportati, l’ipotesi più frequente di violazioni al Codice della strada in cui viene concesso l’annullamento della multa per stato di necessità è quello delle emergenze sanitarie.

Infatti secondo la giurisprudenza affinché possa trovare applicazione lo stato di necessità gli interessi che hanno condotto alla violazione devono essere superiori da quelli imposti dalle norme sulla circolazione.

Inoltre se si vuole presentare ricorso ed ottenere l’annullamento della multa per stato di necessità è fondamentale avere delle prove da allegare, tali prove possono essere costituite da certificati medici o da testimoni (ad esempio un certificato del pronto soccorso).

Annullamento della multa per stato di necessità putativo

La Giurisprudenza ha più volte riconosciuto anche il cosiddetto “Stato di necessità putativo”, che si ha quando la persona crede, per un errore scusabile, che sussistono tutti i requisiti che caratterizzano uno stato di necessità ed invece questi (o alcuni di questi) nella realtà non sussistono (Cassazione civile, sez. III, 19 gennaio 2000, n. 537).

Questo significa che lo stato di necessità può essere riconosciuto anche quando chi commette l’infrazione è convinto di trovarsi in una situazione di pericolo di grave danno, se questa convinzione è determinata da circostanze oggettive e cioè da un malessere o da una ferita.

In buona sostanza la causa di giustificazione dello stato di necessità opera anche in caso di falso allarme, ad esempio è stata riconosciuta dal Giudice di Pace di Agropoli (con la sentenza 752/16) ad un marito che ha superato i limiti di velocità nella convinzione che sua moglie in preda alle doglie potesse partorire in auto.

Pertanto, conta il fatto che l’uomo abbia ritenuto che vi fosse, effettivamente, il rischio di una gravidanza in auto, a prescindere poi dal fatto che il sanitario abbia successivamente accertato che la nascita non era così imminente.

Quando la multa non può essere annullata per stato di necessità

Di seguito analizziamo un caso in cui è stato erroneamente proposto ricorso al Prefetto per ottenere l’annullamento del verbale per stato di necessità.

Nel ricorso presentato al prefetto il ricorrente sosteneva di aver superato i limiti di velocità per stato di necessità dovendosi recare con urgenza a casa dove era scattato l’allarme antifurto

Questo potrebbe sembrare in apparenza uno stato di necessità che giustifica la commissione dell’infrazione, in realtà rileggendo quanto abbiamo detto fino ad ora è evidente che siamo in presenza di un danno che si riferisce al patrimonio e non alla persona.

In questo caso il ricorrente avrebbe dovuto allertare le forze dell’ordine per ottenere un pronto intervento, senza infrangere i limiti di velocità mettendo a rischio la propria e l’altrui vita per difendere in proprio interesse patrimoniale.

Tuttavia gli è stato suggerito di proporre comunque ricorso esponendo l’automobilista ad un rigetto quasi certo del ricorso presentato.

Lo stato di necessità si applica se la violazione è commessa per salvare un animale

Lo stato di necessità in questa situazione è stato riconosciuto il Giudice di Pace di Offida con la sentenza n. 1/2012, con la quale ha accolto il ricorso promosso da un veterinario per l’annullamento di un verbale per eccesso di velocità.

Lo stesso orientamento è stato espresso dal Giudice di Pace di Pisa, con la sentenza numero 249/2015, con la quale ha annullato una multa per eccesso di velocità ad un automobilista che aveva superato il limite di velocità per portare il suo gatto in pericolo di vita dal veterinario.

Tuttavia, va rilevato, che la Corte di Cassazione con la sentenza 4834 del 1 marzo 2018 si è espressa in senso contrario affermando che “l’esimente dell’art. 54 c.p. non è invocabile quando la situazione di pericolo riguardi un animale”.

Anche se le norme richiamate in precedenza prevedono lo stato di necessità solo con riferimento alle persone, molti Giudici di Pace (come nei due casi sopraindicati) le hanno interpretate estensivamente alle luce dell’importanza sempre crescente che il legislatore ha riconosciuto agli animali, adottando per esempio le norme contro il maltrattamento.

Lo stato di necessità nel codice della strada: conclusione

In questo articolo abbiamo analizzato in quali casi è possibile ottenere l’annullamento della multa per stato di necessità.

Come abbiamo visto l’ipotesi più frequente di violazioni al Codice della strada in cui viene concesso l’annullamento della multa per stato di necessità è quello delle emergenze sanitarie.

Lo stato di necessità non consente di ottenere l’annullamento della multa soltanto in caso di eccesso di velocità o divieto di sosta, ma anche, ad esempio, nell’ipotesi di parcheggio in seconda fila o di accesso alla ZTL.

Tuttavia, una parola di avvertimento, il solo fatto di trovarti in una delle situazioni indicate non ti farà vincere automaticamente il ricorso, poiché è di fondamentale importanza la presenza di prove idonee a dimostrare la propria tesi.

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