La questione delle multe ai minorenni suscita spesso dubbi, poiché i minori, pur essendo in grado di commettere infrazioni, non possiedono la capacità giuridica di risponderne personalmente.

Il sistema giuridico italiano prevede, infatti, che le sanzioni amministrative, incluse quelle relative al Codice della Strada, non possano essere imposte direttamente a chi non ha ancora raggiunto la maggiore età.

Ma come si gestisce la responsabilità delle infrazioni commesse da un minorenne e chi paga le multe?

La normativa sulle multe ai minorenni

In base all’art. 2 della Legge 689/1981, i soggetti minorenni non possono essere destinatari diretti di sanzioni amministrative, comprese le multe per violazioni del Codice della Strada.

Quando un minorenne commette un’infrazione, la sanzione viene trasferita ai genitori o tutori legali, che diventano responsabili a titolo personale.

I genitori sono quindi chiamati a pagare le multe derivanti da infrazioni dei figli minorenni, a meno che non dimostrino l’impossibilità di esercitare un controllo adeguato o di prevenire l’illecito.

L’articolo 196 del Codice della Strada ribadisce che le multe devono essere intestate ai genitori, e ogni errore nell’intestazione può dar luogo a un ricorso. In sostanza, i minorenni non sono considerati giuridicamente capaci di assumersi responsabilità per infrazioni amministrative, per questo la multa deve essere notificata ai genitori.

Responsabilità genitoriale: culpa in vigilando ed educando

Quando un minorenne commette un’infrazione stradale, la legge italiana imputa ai genitori una duplice responsabilità: culpa in vigilando e culpa in educando.

Questi concetti si basano sull’obbligo dei genitori di esercitare un controllo adeguato sulle azioni dei propri figli e di educarli al rispetto delle leggi.

  • Culpa in vigilando: è l’obbligo di sorvegliare costantemente i comportamenti del minorenne, evitando che questi possa compiere atti illeciti o pericolosi. Se il figlio minorenne commette un’infrazione stradale, il genitore potrebbe essere ritenuto colpevole per aver omesso di sorvegliare adeguatamente.

  • Culpa in educando: riguarda il dovere di impartire un’educazione adeguata, che comprenda il rispetto delle norme, come quelle del Codice della Strada. Un’educazione carente sotto questo profilo potrebbe comportare la responsabilità dei genitori per le azioni dei figli.

Questi principi servono a tutelare i diritti del minore e a garantire che i genitori mantengano il controllo e la responsabilità delle azioni del figlio. Se i genitori riescono a dimostrare che non avevano modo di evitare l’infrazione, potrebbero non essere ritenuti responsabili.

Ricorso contro una multa intestata a un minorenne

È fondamentale che il verbale della multa sia intestato ai genitori o al tutore legale, dato che il minorenne non può essere direttamente multato. Se la multa viene intestata al minorenne, si configura un errore formale che consente ai genitori di fare ricorso.

Ad esempio, in un caso del 2022, un ragazzo minorenne è stato sorpreso a guidare uno scooter senza patente.

La multa, intestata direttamente al ragazzo, è stata impugnata dai genitori, i quali hanno sostenuto che, essendo il figlio minorenne, il verbale non poteva essere valido.

La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 19619/2022, ha confermato che la multa doveva essere indirizzata ai genitori, annullando così la sanzione.

Il ricorso può essere motivato da diversi errori formali nel verbale della multa, tra cui:

  1. Errata intestazione della multa al minorenne anziché ai genitori.
  2. Mancanza di indicazione della responsabilità dei genitori nel verbale, il che viola il loro diritto di difesa.

Un altro esempio concreto è legato a un caso avvenuto nel 2020, quando un minorenne è stato multato per eccesso di velocità mentre guidava il veicolo della famiglia. Anche in questo caso, i genitori hanno presentato ricorso, evidenziando come non fosse chiaro il loro rapporto di sorveglianza nel verbale. Il Giudice di Pace ha accolto il ricorso, annullando la multa.

La giurisprudenza italiana ha più volte confermato che qualsiasi errore nell’intestazione della multa o nella descrizione del rapporto di sorveglianza tra genitore e minorenne rappresenta un valido motivo per impugnare la sanzione.

In conclusione

Le multe ai minorenni rappresentano una tematica complessa, ma la normativa è chiara: i minorenni non possono essere direttamente responsabili, e la sanzione deve essere rivolta ai genitori.

I principi di culpa in vigilando e culpa in educando regolano la responsabilità genitoriale, e gli errori formali nella compilazione dei verbali offrono un valido motivo per ricorrere.

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