Può capitare di sbagliare uscita autostradale e di avere la pessima idea di superare il casello e fare una rapida inversione ad “U” per riprendere a ritroso il proprio cammino.

In queste circostanze l’automobilista ha la percezione di aver eseguito una manovra ordinaria, che non mette a rischio la sicurezza propria e degli altri automobilisti.

Nel video qui sotto puoi vedere quali sono i rischi di questo tipo di manovra

Cosa dice il Codice della Strada in tema di inversione al casello autostradale

L’art. 176 del Codice della Strada prevede che che sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli delle autostrade e delle strade extraurbane principali è vietato:

Invertire il senso di marcia e attraversare lo spartitraffico, anche all’altezza dei varchi, nonché’ percorrere la carreggiata o parte di essa nel senso di marcia opposto a quello consentito

La Giurisprudenza ha precisato che il divieto di inversione non vale solo per i varchi, carreggiate, rampe e svincoli citate nel Codice della Strada, ma deve ritenersi applicabile anche per le aree nei pressi dei caselli autostradali.

Ad esempio la Corte di Cassazione con la sentenza n. 11441 del 15 giugno 2020 ha precisato che:

Il divieto di inversione di marcia e di attraversamento dello spartitraffico posto dall’art.176, comma 1 lett. A) C.d.S. non riguarda solo le manovre compiute sulle carreggiate , sulle rampe e sugli svincoli delle strade ma anche quelle effettuate all’altezza dei varchi, zone queste ultime nelle quali sono da ricomprendere le aree immediatamente circostanti i caselli autostradali, poiché le manovre di inversione provocherebbero grave turbamento alla circolazione in una zona utilizzata esclusivamente per l’uscita e l’entrata in autostrada, essendo inaspettata la presenza di veicoli che non mantengono un assetto di marcia conforme a quello ivi previsto

Quali sanzioni sono previste per l’inversione di marcia al casello autostradale

Chiunque viola divieto di inversione di marcia e di attraversamento dello spartitraffico sulle carreggiate, sulle rampe o sugli svincoli autostradali (e come abbiamo visto nelle aree immediatamente circostanti ai caselli autostradali), è punito con una sanzione da 2.046 a 8.186 euro.

Ma non solo, viene anche prevista la sanzione accessoria della revoca della patente di guida ed il fermo amministrativo del veicolo per un periodo di 3 mesi.

Inoltre, in caso di reiterazione della violazione, viene applicata la sanzione accessoria della confisca amministrativa del veicolo (quindi si perde la proprietà del veicolo che diviene dello Stato).

Le telecamere ai caselli autostradali possono essere usate per sanzionare l’inversione di marcia

Le telecamere posizionate ai caselli autostradali sono generalmente utilizzate per il monitoraggio dei mancati pagamenti, ma non omologate per accertare le violazioni al Codice della Strada.

Quindi la multa non viene accertata automaticamente in caso di inversione di marcia al casello autostradale, ma non è possibile escludere che un agente addetto al controllo della telecamera possa notare il comportamento e verbalizzare la violazione.

Tuttavia a partire dal 14 dicembre 2024, con l’entrata in vigore della riforma del Codice della Strada (Legge n. 177 del 2024), l’articolo 201, comma 5-ter introduce una novità importante. Questo articolo prevede che, per alcune violazioni particolarmente pericolose commesse su autostrade e strade extraurbane principali, le forze di polizia possono utilizzare le telecamere di sorveglianza esistenti per accertare la violazione.

Cosa significa in pratica? Che se commetti un’inversione di marcia al casello autostradale, la tua manovra potrebbe essere ripresa dalle telecamere e utilizzata come prova per la multa. Questo accade perché l’inversione di marcia rientra tra le violazioni pericolose che possono essere accertate tramite videosorveglianza.

Importante: le telecamere devono essere certificate. L’accertamento deve essere effettuato nel momento in cui la violazione viene ripresa, con un filmato certificato in data e orario. Oppure, l’accertamento può risultare dalla visione delle registrazioni effettuate nelle 24 ore precedenti, a condizione che l’orario di funzionamento sia certificato conforme al tempo coordinato universale (UTC).

Quindi se hai commesso questo tipo di violazione l’unico modo per sapere se è stata o meno visionata è attendere il decorso dei 90 giorni per la notifica della multa.

Tuttavia anche se il verbale in apparenza sembra regolare, questo potrebbe presentare altri vizi sui quali fondare il ricorso, pertanto se vuoi far osservare il verbale ad occhi allenati ad individuare irregolarità nei verbali clicca sul tasto “Si, voglio la consulenza” e fai analizzare il verbale da uno dei nostri esperti.