Quando riceviamo una multa per eccesso di velocità, spesso non pensiamo a coma sia nata questa pratica.

La storia della prima multa per eccesso di velocità è un episodio curioso che risale a oltre 120 anni fa, precisamente al 28 gennaio 1896.

Questo evento ha segnato l’inizio di una lunga tradizione di sanzioni per chi viola i limiti di velocità, diventando una delle curiosità sulle multe più interessanti della storia.

Il contesto storico

Alla fine del XIX secolo, le automobili erano una novità, e la loro presenza sulle strade iniziava a sollevare preoccupazioni.

La circolazione dei primi veicoli a motore veniva regolamentata in modo rigoroso per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, comprese le carrozze trainate da cavalli e i pedoni.

Le regole di circolazione nel 1896

Il Codice della Strada di quell’epoca prevedeva norme particolari.

Una delle più bizzarre richiedeva che ogni veicolo a motore fosse preceduto da un uomo a piedi con una bandiera rossa per avvisare del suo passaggio.

Questo obbligo, noto come “Red Flag Act”, mirava a prevenire incidenti e a segnalare la presenza di un veicolo a motore, considerato all’epoca una minaccia potenziale.

Inoltre, i limiti di velocità erano estremamente rigidi: 6 km/h nelle aree rurali e 3 km/h nei centri abitati.

Limiti che oggi possono sembrare ridicoli, ma che allora erano considerati necessari per garantire la sicurezza.

Sir Walter Arnold e la prima multa per eccesso di velocità

Il protagonista di questa curiosa vicenda è Walter Arnold, di East Peckham, Regno Unito.

Il 28 gennaio 1896, Arnold venne fermato per aver guidato a una velocità di 13 km/h, superando di ben 7 km/h il limite consentito nelle aree urbane.

Questo lo rese il primo uomo nella storia a ricevere una multa per eccesso di velocità, facendolo entrare nei libri di storia.

L’Inseguimento in bicicletta

L’aspetto più singolare di questa storia è il modo in cui l’infrazione fu accertata. Arnold non fu catturato grazie a un moderno telelaser o a un autovelox, ma da un poliziotto in bicicletta!

Dopo averlo inseguito per un tratto, l’agente riuscì a bloccare il veicolo e a contestare la multa.

foto di una multa per eccesso di velocità a fine 1800

Come fu calcolata la velocità

All’epoca non esistevano strumenti sofisticati per rilevare la velocità di un veicolo. Non è chiaro come l’agente abbia determinato che Walter Arnold stesse viaggiando a 13 km/h.

Si può supporre che la stima fosse stata fatta “a occhio”, basandosi sull’esperienza e sul confronto con la velocità media di una bicicletta.

Questa semplicità contrasta con le tecnologie avanzate impiegate oggi per il rilevamento della velocità.

L’Evoluzione delle regole e dei limiti di velocità

La multa inflitta a Walter Arnold non passò inosservata, e nel 1896 fu approvato il Locomotives on Highways Act, che abolì l’obbligo della bandiera rossa e aumentò il limite di velocità a 22 km/h.

Questo segnò un passo importante verso un approccio più moderno e meno restrittivo alla circolazione dei veicoli a motore.

Le multe per eccesso di velocità oggi

Oggi, le multe per eccesso di velocità sono all’ordine del giorno e vengono elevate con strumenti sofisticati come autovelox e telelaser.

A differenza di quanto accadeva nel 1896, oggi è possibile contestare una multa grazie a un sistema giuridico ben sviluppato che permette di fare ricorso.

All’epoca, Walter Arnold non aveva la possibilità di contestare l’infrazione, poiché mancavano le basi legali e tecnologiche per farlo.

Oggi, invece, chi riceve una multa per eccesso di velocità ha il diritto di contestarla.

Tra i motivi più comuni per fare ricorso vi sono:

  • Errori nel rilevamento della velocità: se l’autovelox o il dispositivo utilizzato non è stato tarato correttamente, la multa potrebbe non essere valida.
  • Segnaletica inadeguata: se la segnaletica stradale che indica il limite di velocità non è visibile o è mancante, il conducente può avere una valida ragione per contestare la sanzione.
  • Difetti procedurali: errori nella notifica della multa o nel processo di emissione possono rappresentare validi motivi di ricorso.

Per approfondire questi aspetti, ti invitiamo a leggere il nostro articolo sui 5 motivi per contestare una multa autovelox, dove troverai informazioni dettagliate su come proteggere i tuoi diritti e affrontare efficacemente una sanzione ingiusta.

In conclusione

La storia della prima multa per eccesso di velocità inflitta a Walter Arnold nel 1896 offre uno spaccato affascinante dell’evoluzione delle regole stradali.

Se ti trovi a dover affrontare una multa per eccesso di velocità e non sei sicuro di come procedere, affidarti a specialisti del settore può fare la differenza.

Richiedere una consulenza agli esperti di Soluzione Multa ti permetterà di valutare accuratamente la situazione e di capire se esistono i presupposti per un ricorso efficace.

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