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Su internet circolano diversi trucchi per evitare le multe. Si tratta, nella maggior parte dei casi di sistemi che comportano il rischio di affrontare un procedimento penale per evitare una sanzione amministrativa.
In questo articolo analizzeremo i rischi derivanti dall’uso di alcuni di questi “trucchi” ritenuti da molti “geniali” e senza rischi, ma come vedremo la realtà è molto diversa.
Disco orario con meccanismo automatico (il cosiddetto disco orario motorizzato)
Si tratta di un disco orario con un motorino posizionato sul retro (come mostrato nella foto qui sotto) del cartoncino, che sposta in avanti il disco orario come un orologio.
In questo modo l’orario di arrivo viene aggiornato costantemente e consente di rimanere sempre nella fascia orario di sosta gratuita.
Il disco orario “motorizzato” si può trovare online per pochi euro, ma chi lo utilizza non considera i rischi del suo utilizzo, soprattutto perché viene spesso spacciato per un “trucco” innocuo e molto furbo per evitare di pagare la sosta.
Quali sono i rischi per chi usa il disco orario truccato
In realtà, nella migliore delle ipotesi l’uso del disco orario automatico comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa, ma quando la sosta avviene in un’area a pagamento può scattare la denuncia penale.
Ma vediamo nello specifico quali sono le sanzioni previste:
- Se non è prevista la sosta a pagamento – ad esempio è consentita la sosta gratuita per un’ora – l’uso del disco orario truccato costituisce una violazione dell’articolo 157, del Codice della Strada, che impone di indicare l’ora di inizio della sosta, con una multa da 42 a 173 euro
- Se l’area di sosta non è completamente gratuita – ad esempio quando è prevista la prima ora gratis e le successive a pagamento – l’uso del disco orario costituisce reato di Truffa Aggravata previsto dall’art. 640 del codice penale, che prevede la reclusione da uno a cinque anni e la multa da 309 a 1.549 euro.
Negli anni diversi automobilisti sono stati sanzionati per l’uso del disco orario truccato, pochi anni fa un automobilista nel comasco è stato condannato a pagare 22500 euro di multa (in sostituzione di una pena detentiva di 3 mesi).
Nel caso in questione gli agenti insospettiti dal fatto che l’auto fosse in sosta nello stesso posto da molto tempo hanno registrato l’orario indicato sul disco orario ed hanno atteso che il proprietario andasse a spostare il mezzo allo scadere dell’ora di sosta gratuita consentita nel luogo della sosta.
Dopo una vana attesa – nel corso della quale hanno potuto verificare che come per magia il disco orario era sempre piazzato sull’ora di arrivo corretta – gli agenti hanno effettuato controlli sul proprietario.
Oltre alla multa ed al sequestro del disco orario, l’automobilista si è così ritrovato denunciato per truffa aggravata ai danni del Comune.
Modificare la targa con il nastro adesivo o con il “bianchetto”
Molto spesso gli automobilisti per evitare multe per l’accesso alla ZTL, per eccesso di velocità o per polizza auto scaduta, decidono di modificare una lettera della targa applicando una striscia di nastro adesivo nero, oppure il correttore per inchiostro (il cosiddetto “bianchetto”).
Con questo “trucco” un “C” diventa una “G”, una “E” diventa una “F”, una “I” diventa una “L” e così via (nelle foto qui sotto trovi alcuni esempi di targhe modificate scoperte dagli agenti di polizia).
Mettere in atto questa modifica, all’apparenza minima, può costare molto caro sconfinando da una semplice multa ad una condanna sul piano penale.
Ma cosa rischia chi altera la targa con uno di questi mezzi?
Per la circolazione con la targa contraffatta sarà applicata la sanzione amministrativa prevista dall’art. 100 del codice della strada, che prevede il pagamento di una somma da 2046 a 8186 euro.
In più l’autore della violazione potrebbe essere denunciato per falsificazione della targa
Va detto, che in alcuni casi, il giudice potrebbe decidere di archiviare il processo sulla base della “particolare tenuità del fatto”. Tuttavia, questa possibilità non è automatica. Dipende dalle circostanze specifiche e dalla valutazione del giudice.
Infatti nel nostro ordinamento esiste la possibilità di archiviare il procedimento penale per reati puniti con sola sanzione economica e/o con carcere fino a 5 anni (la fedina penale della persona resta comunque “sporca”).
È importante notare che l’archiviazione non è possibile se il reato è stato già commesso in precedenza o se il conducente è un delinquente abituale.
In conclusione
È fondamentale comprendere che le scorciatoie per evitare le multe possono ritorcersi contro chi le utilizza, portando a conseguenze legali molto gravi e costose.
Invece di ricorrere a trucchi per evitare le multe, il consiglio qualora avessi ricevuto un verbale è quello di affidarsi a degli esperti della materia che possono dirti rapidamente se il verbale è contestabile o meno.
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