Divieto di sosta temporaneo: quali sono le regole

L’articolo 6, comma 4, lettera f, del Codice della strada riconosce all’ente proprietario della strada la facoltà di:

Vietare temporaneamente la sosta su strade o tratti di strade per esigenze di carattere tecnico o di pulizia, rendendo noto tale divieto con i prescritti segnali non meno di quarantotto ore prima ed eventualmente con altri mezzi appropriati

Tale norma impone, quindi, all’ente proprietario della strada di rendere noto il divieto  – mediante cartelli o altri mezzi di segnalazione – almeno 48 ore prima dell’inizio dell’evento.

L’obbligo della segnalazione almeno 48 ore prima l’inizio del divieto è imposto dunque all’ente proprietario della strada e va a tutela di chi può avere parcheggiato il veicolo prima dell’apposizione fisica del divieto, proprio in ragione della temporaneità od occasionalità del divieto.

La tempistica è proprio uno dei principali motivi per i quali si può contestare la multa, infatti molto spesso la cartellonistica viene posizionate senza rispettare il termine minimo di 48 ore previsto dalla norma.

Il proprietario della strada oltre a posizionare l’avviso 48 ore prima dell’inizio del divieto deve rispettare degli altri obblighi, in particolare:

■ Il segnale deve essere ben visibile e non collocato a ridosso dei marciapiedi e/o poggiato a terra senza ancoraggi;

■ Il provvedimento di divieto di sosta temporaneo deve essere emanato dal dirigente comunale preposto, pena il vizio di incompetenza se le ordinanze dovessero provenire da altro soggetto;

■ Sulla segnaletica devono essere riportati esattamente la data e l’orario di inizio e fine del divieto, così come anche lo spazio interessato da tale nuova e temporanea regolamentazione.

Il mancato rispetto di questi obblighi costituisce motivo per contestare la multa per divieto di sosta temporaneo.

Se il divieto di sosta viene posizionato mentre l’auto è già parcheggiata la multa è valida?

L’assenza dei cartelli al momento in cui viene lasciata l’auto in sosta non è di per se una giustificazione sufficiente per poter contestare il verbale.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 5663 del 20 marzo 2015, ha precisato che l’automobilista ha il dovere di verificare saltuariamente il luogo in cui ha parcheggiato il veicolo, poiché le condizioni potrebbero subire variazioni per diversi motivi (ad esempio manifestazioni, processioni, mercati rionali, pulizia delle strade o altri motivi).

Rifacendosi a questa sentenza il Giudice di Pace di Torino, con la sentenza del 13 giugno 200, ha affermato che il divieto di sosta temporaneo è valido anche per chi al momento dell’apposizione del divieto di sosta era fuori dal comune perché partito per le vacanze.

Pertanto l’automobilista non può lasciare l’auto in sosta e disinteressarsi della stessa, tuttavia i cittadini devono essere informati con un congruo preavviso del divieto di sosta temporaneo.

In quali casi è stato ottenuto l’annullamento della multa per divieto di sosta temporaneo

■ Mancato rispetto dell’obbligo di segnalare il divieto di sosta almeno 48 ore prima del suo inizio

Come detto uno dei motivi principali per i quali si può ottenere l’annullamento della multa per divieto di sosta temporaneo è il mancato rispetto dell’obbligo di segnalazione del divieto almeno 48 ore prima dell’inizio dello stesso.

In questo caso, chiaramente, il ricorrente non può limitarsi ad affermare che il divieto era assente nel momento in cui hai lasciato l’auto, ma è necessario fornire la prova del mancato rispetto dell’obbligo di segnalazione.

Il Giudice di Pace di Palermo, con la sentenza del 14.10.2012 ha annullato un verbale per divieto di sosta emesso della Polizia Municipale perché il mancato rispetto del termine di preavviso.

Nel caso affrontato dal Giudice il verbale veniva emesso in data 22.05.2015, ma nello stesso verbale si evidenziava  che il divieto discendeva dall’ O.D. n. 549 del 21.05.2012, quindi l’atto che prevedeva il divieto era stato emesso solo 24 ore prima dell’accertamento della violazione, pertanto non veniva rispettato l’obbligo di segnalare il divieto almeno 48 ore prima.

■ Segnaletica poco visibile o inadeguata 

La scarsa visibilità della segnaletica è un motivo di ricorso che vale in generale nei confronti di ogni verbale ed assume particolare rilevanza nel caso delle multe per divieto sosta temporaneo.

Questo perché molto spesso la segnaletica utilizzata per i divieti di sosta temporanei è poco visibile o posizionata in modo da non consentire la corretta individuazione del punto di inizio e di fine del divieto (proprio per questo motivo, molto spesso, la segnaletica di divieto temporaneo di sosta è accompagnata da altri mezzi di segnalazione, come il nastro colorato o strumenti simili).

In particolare i cartelli devono essere collocati ad ogni intersezione con altre strade, non posizionati a ridosso di siepi, alberi o cassonetti della spazzatura.

Segnaletica non correttamente ancorata al terreno

Poiché nella maggioranza dei casi la segnaletica utilizzata è mobile le norme richiedono che questa sia adeguatamente ancorata al terreno.

In caso contrario potrebbe essere spostata, divelta o occultata da agenti atmosferici, persone o altre circostanze esterne (ad esempio urti da parte di macchine).

Proprio con riferimento ai segnali di divieto di sosta non adeguatamente ancorati al terreno il Giudice di pace Taranto, con la sentenza del 14 gennaio 2010, n. 15, ha annullato un verbale per divieto di sosta temporaneo affermando che:

(…) non è da ritenere sufficiente che i segnali mobili siano ancorati al terreno con idonei pesi, ma detti segnali, seppure mobili e provvisori, devono quantomeno essere fissati al suolo con bulloni ancorati nel manto stradale, onde evitare il facile spostamento, che spesso notoriamente avviene.

Sempre in materia di segnaletica non adeguatamente fissata al terreno il Giudice di pace di Lodi, con la sentenza n.1186 del 2 dicembre 2012 ha annullato un verbale per divieto di sosta temporaneo con la seguente motivazione:

(…)dalle foto prodotte si evince che il divieto é segnalato da un cartellone poggiato a terra senza alcun ancoraggio e proprio a ridosso del marciapiedi e non di fronte alla via dove insiste il divieto.

Inoltre essendo per nulla ancorato e suscettibile di “crollo” anche per un alito di vento o urto di qualche veicolo di passaggio o meglio ancora di qualche ragazzo che ha voglia di scherzare.

Manca pertanto la prova che il divieto sia adeguatamente segnalato

In conclusione

Hai appena scoperto in quali casi è possibile ottenere l’annullamento della multa per per divieto di sosta temporaneo. Tuttavia, una parola di avvertimento, il solo fatto di trovarti in una delle situazioni indicate non ti farà vincere automaticamente il ricorso, poiché è necessario valutare se nel tuo caso esistono elementi di prova idonei a sostenere le tue ragioni.

Ogni situazione necessita di una valutazione specifica, quindi se dopo aver letto questo articolo pensi di aver ricevuto una multa ingiusta prima di procedere con il ricorso richiedi una valutazione della tua situazione ai nostri esperti, cliccando sul tasto “Si, voglio la consulenza” che trovi qui sotto.